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Un caso per Maraschino di Paolo Zagari - Recensione in collaborazione con il Bollettino di Segnalazioni Letterarie

  • Il Fruscio delle Parole
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 29 apr


a cura di Anna Rampini

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Un caso per Maraschino è il primo giallo di Paolo Zagari pubblicato con la Fratelli Frilli Editori, una casa editrice giovane specializzata in letteratura gialla e noir.

 

La vibrazione dello smartphone lo svegliò nel cuore della notte.

Un incipit semplice che ci fa entrare da subito in confidenza con il protagonista del romanzo, Pietro Maraschino.

 

Ma chi è Pietro Maraschino?

Un cronista di nera del quotidiano La Civetta che sa osservare, ascoltare e capire cosa e chi ha davanti, svolgendo il suo lavoro su campo e non dietro un pc, insomma un giornalista vecchio stampo.

Maraschino era nato con la carta stampata e nella carta stampata ci era rimasto perché non sopportava la televisione, ma ora nel contratto gli avevano imposto la collaborazione con la versione Web, e quindi anche servizi in video e collegamenti in diretta per il notiziario. Altrimenti a casa. Non ci aveva messo molto a abituarsi. In fondo era flessibile. Volle solo mantenere una netta distinzione tra l’articolo scritto e la diretta televisiva. Il primo era il suo pane, la seconda il pane che volevano mangiare gli altri.

 

Ha un passato nebuloso, una vita privata complessa e complicata da una relazione sentimentale con una psicologa di trentacinque anni. Il rientro a casa è allietato dalla sua gatta Ollie, mette ordine alle idee bevendo numerosi caffè ed è ossessionato dal dover fare ogni giorno diecimila passi; non ama essere giudicato e non giudica ma osserva, ascolta e cerca di capire.

È cinico ma onesto.

Burbero? Spesso, soprattutto con Elettra Rossi, una stagista appena entrata in redazione a cui dovrebbe spiegare come lavora un giornalista. Maraschino fa di più, le mostra il suo modo di lavorare.

Scordati tutto quello che hai studiato. La redazione di un giornale ti uccide, spegne le tue capacità immaginative, diventi tutt’uno col computer perdendo il contatto con la realtà

Elettra, dal canto suo, è brava e spesso vuole dimostrare di saper fare bene. E come Maraschino, sa incassare, forse perché è molto simile a lui.

Insieme svolgono un’inchiesta articolata e fuori dagli schemi basata su un’indagine movimentata fuori dalla redazione, percorrendo diversi quartieri di Roma, da Trastevere a Montesacro, dal centro storico alla Camilluccia.

Quello di Maraschino è un vero e proprio viaggio nella psicologia dei personaggi coinvolti, ognuno con una propria storia. E qui entra in gioco il Maraschino giornalista vecchio stampo, quello che sa esplorare non solo i fatti, ma anche le emozioni che guidano le azioni di ogni vittima e ogni sospettato.

 

La scrittura vivace di Paolo Zagari costruisce una trama dal ritmo incalzante, coniugando il mistero con un’analisi profonda della società contemporanea. La lettura di questo romanzo non è solo puro intrattenimento ma un’opportunità di riflessione sulle dinamiche umane.

Questo romanzo è crocevia tra noir e commedia che lascia sperare in un seguito perché Maraschino e tutti i personaggi hanno ancora molto da raccontare.

 

L’autore

Paolo Zagari è scrittore, critico cinematografico, regista e produttore di documentari come Bosnia le radici spezzate, Los Tanos e Il deserto degli affetti (terzo classificato al premio internazionale Luchetti nel 2010). È autore e regista di trasmissioni Rai tra cui Chi l’ha visto, Crash, Sereno variabile, Rai Storia, Una giornata particolare e Il mondo di Quark.

 

Nel 1994 ha vinto il premio letterario Diego Fabbri con un saggio in forma di intervista immaginaria: Io, Woody e Allen (edizioni Dedalo). Nel 2007 ha vinto il premio Ilaria Alpi col reportage. Il mercato delle braccia. Nel 2010 ha vinto il Premio popolare “Repubblica.it” con l’inchiesta Terra di nessuno.

 

Scrive e pubblica per Fazi editore Smog (2009) e Il tradimento preventivo (2012). Nel 2019 ha pubblicato con MdS Soli, bastardi e sentimentali, seguito nel 2021 da Fuori dall’algoritmo e da Romanzetto marino nel 2024.


In collaborazione con Segnalazioni Letterarie


 

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