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Poesia Peripatetica

  • Il Fruscio delle Parole
  • 5 giu 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

a cura di Anna Rampini

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Gli eventi storici appena trascorsi hanno segnato la vita di tutti. Il distanziamento fisico che ci è stato imposto in più occasioni ha rischiato di diventare un distanziamento sociale.

È proprio in questo periodo che una poetessa, Eleonora Falchi, ha un’intuizione.

Ecco cosa ci racconta: “Durante una passeggiata in zona arancione ho avuto l'idea della possibilità di fermarsi ogni tanto sotto un albero a leggere una poesia e condividere passeggiata e lettura con altri, per mantenere viva la condivisione di cultura in un momento in cui tutto era negato”.

Questo escamotage era “occasione per stare insieme” continua Giacomo Zanieri “nonostante le limitazioni che c'erano e le precauzioni da prendere in quel periodo”.


L’idea si concretizza già nel mese di marzo con un primo evento che suscita grande interesse e partecipazione.

Quello che viene sperimentato è un “diverso assorbimento, se così vogliamo dire, del testo camminando subito dopo averlo ascoltato” dice Eleonora Falchi.

“Le passeggiate stimolano la creatività e fanno nascere nuove idee e nuove situazioni creative dentro di noi”, sottolinea Iveano Benigni.


Decisivo sarà l’ottobre 2021 in occasione del Reading poetico proposto dal gruppo facebook Condividendo Poesia che su scala nazionale ha messo in contatto tutte le regioni italiane con una manifestazione poetica davvero notevole. Grazie a questo evento Eleonora Falchi e Chiara Rantini decidono di estendere questo tipo di condivisione a scrittori, lettori e ascoltatori con un denominatore comune: l’amore per la poesia e per la natura.

Chiara Rantini racconta che “le prime passeggiate peripatetiche si sono svolte nel più grande parco della città di Firenze, Le Cascine, nel periodo estate-autunno 2021. Talvolta il gruppo ha cambiato luogo di ritrovo ma lo spirito è rimasto quello iniziale di libertà errabonda!”.


Libertà errabonda ripeto a me stessa.


E, dunque, chi sono i Poeti Peripatetici? Un collettivo poetico e, semplicemente, un gruppo di appassionati di poesia?

“Sono persone con la passione per la Poesia che si sono riunite all'aperto interpretando brani poetici propri o di altri autori alla maniera aristotelica quando le lezioni venivano impartite nei giardini del Liceo. Noi però non abbiamo cotanto insegnante, anzi non abbiamo nessun insegnante, impariamo gli uni dagli altri attraverso l'ascolto, l'interpretazione e il commento”, dichiara Vanna Bigazzi, “non siamo un collettivo ma l'unione di persone con i medesimi interessi, grande spontaneità e semplicità di espressione”.


Seguendo la loro pagina ci rendiamo conto che ognuno, con un vissuto diverso alle spalle e mantenendo le proprie caratteristiche e i propri interessi, condivide la creatività e le conoscenze che li contraddistinguono accogliendo i pensieri, lo stile e la diversità dell’altro senza giudicare o criticare nel senso negativo dei termini.

Condivisione, scambio e ascolto sono, invece, i principi base dei Poeti Peripatetici perché la Poesia è libertà.



Ecco il link della pagina:


 
 
 

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