Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
- Il Fruscio delle Parole
- 27 lug 2022
- Tempo di lettura: 1 min
a cura di Anna Rampini
In questa calda estate ho voluto rileggere, a distanza di un cospicuo numero di anni, Il ritratto di Dorian Gray, scritto da Oscar Wilde.
Ho focalizzato l’attenzione su come un fenomeno atmosferico, la nebbia nel caso de Il ritratto di Dorian Gray , influisca allo svelamento dell'anima del protagonista.
Nel romanzo di Oscar Wilde, infatti, la nebbia s’insinua lentamente tra le pagine del libro fino a impregnarle di inquietudine e smarrimento.
La via pareva interminabile, e le strade s’intrecciavano come la tela nera d’un mostruoso ragno. La monotonia divenne insopportabile, la nebbia infittiva; ed ebbe paura.
Elemento atmosferico tra i più affascinanti, essa trasmette sensazioni di angoscia, di desolazione, di paura, e anche di morte, apparendo come una limitazione della visibilità del paesaggio e di tutto ciò che circonda il personaggio.
Brandelli di nebbia aderivano ai pennoni, simili a vele spettrali.
La nebbia diviene, quindi, la spia del turbamento interiore di Dorian Gray che nel corso della storia perde tutti i suoi punti di riferimento, subendo una trasformazione diabolica visibile solo attraverso il suo alter ego, il proprio ritratto.
Questo libro, attraverso i suoi molteplici piani di lettura, offre spunti di riflessione sull'animo umano e su molteplici tematiche della vita come i sentimenti, la morale e la spiritualità.







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